Una conferenza stampa decisamente non banale quella di Gennaro Gattuso alla vigilia di Marsiglia-Strasburgo, valida per la nona giornata di Ligue 1 e in programma domani, sabato 21 settembre, alle 21: “Se volete un giorno faremo una lezione tecnico-tattica di fronte ad un caffè, un cappuccino, o un bicchiere di vino ed un po’ di salame. Nel calcio moderno è cambiato tutto non vedo perché non possa cambiare il tipo di rapporto che c’è tra noi ed i media”.
Marsiglia, Gattuso e il suo metodo di allenamento
Parlando del “suo” Marsiglia, Gattuso ha poi aggiunto: “Sono un allenatore che vuole entrare nella testa dei giocatori per quell’ora o poco più di allenamento, poi sparisco. Non voglio che nessuno dello staff entri in spogliatoio, quello è il loro posto, io gli sto addosso in allenamento. In campo devono andare loro. Quando sono rimasto zitto in allenamento alla fine non ho ottenuto risultati”.
Marsiglia, Gattuso: “Harit ha qualità innate che gli ha donato il buon Dio”
Il tecnico dell’OM ha esaltato Harit: “È un giocatore che deve giocare al centro e in mezzo al campo. Ha la capacità di controllare il gioco e darci la superiorità numerica. Ha la visione di gioco dei più grandi giocatori. Deve migliorare sul piano fisico; deve avere una condizione fisica che lo aiuti soprattutto dopo l’infortunio che ha avuto, ma ha una qualità innata donatagli dal buon Dio. Ovvero, trova sempre una soluzione negli spazi stretti. Penso che dovrebbe giocare al centro anche se contro il Monaco l’ho fatto giocare più decentrato. Se migliorerà accelerazione e forza sarà un giocatore incredibile. Se dovessi paragonarlo, onestamente, potrebbe ricordarmi Kaká, anche se è diverso, perché Ricky dribblava meno e aveva una falcata totalmente diversa. Rui Costa, invece, ma dribblava di più. Ma ciò che lo rende unico è il primo tocco di palla, che fa sempre la differenza”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA